Il saluto del presidente

È con grande piacere che vi porgo il mio saluto quale neo eletto Presidente della Filarmonica Verzaschese, società nella quale ho avuto il piacere, più di trent’anni fa di avvicinarmi alla musica e di suonare nell’ancora Concertino Verzaschese che posso definire “fondamenta” dell’attuale filarmonica.

Come per tutti la vita cambia gli orizzonti e anche per il sottoscritto dopo alcuni anni di presenza ho abbandonato la musica per altre sfide, pur apprezzando la qualità musicale, sempre in crescita, della Filarmonica, e con un particolare plauso per l’impegno nella formazione dei giovani che dalla scuola musica, passando per la minibanda giungono molto ben preparati agli esami cantonali della FEBATI, entrando a pieno titolo tra le fila della banda principale.

In considerazione della grande passione per la musica, nonché dello spirito che contraddistingue la grande famiglia della Filarmonica, nella banda troviamo ancora musicanti che hanno mantenuto la passione per la musica praticamente dal suo nascere, formando lo “zoccolo duro” che funge da stimolo per le nuove leve.

La direzione della banda è affidata al maestro Andrea Cupia.

Per il futuro, oltre alle molteplici attività, la Filarmonica Verzaschese deve affrontare la sfida per la creazione di una propria sede, aspetto determinante per il prosequio delle attività dovendo abbandonare l’attuale sala prove. L’impegno per la concretizzazione del progetto di nuova sede è notevole, tuttavia siamo convinti che con l’impegno da parte di tutti saremo in grado di realizzare il sogno di avere “casa propria”.

Termino ringraziando chi mi ha preceduto alla guida della Filarmonica, i membri di comitato, i maestri di musica e responsabile scuola musica, gli allievi e musicanti per il grande impegno nella presenza alle prove e ai concerti, nonché tutte le persone che partecipano attivamente alla vita della società. Un grande e particolare grazie al gruppo ricreativo, sempre molto attivo nell’organizzazione di eventi a favore delle attività della banda e soprattutto dei giovani allievi.

Saverio Foletta